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Visualizzazione dei post da maggio, 2022
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    Questa base non s'ha da fare né a Coltano né altrove! La Redazione del giornale Lotta Continua aderisce e parteciperà alla manifestazione del 2 Giugno a Coltano contro la costruzione della nuova cittadella militare sul territorio Pisano. Pensavamo che le istituzioni locali avessero almeno accolto le richieste della cittadinanza contraria a collocare la base all'interno del Parco, ma ci eravamo sbagliati. L'area, sia pure limitrofa del Parco, continua ad essere direttamente interessata perché le istituzioni locali e regionali hanno deciso di barattare il loro nulla osta alla militarizzazione dei territori con qualche fondo per recuperare gli edifici pubblici di Coltano lasciati per anni, al pari di tanti altri, nell'incuria e nell'abbandono. Una trattativa tra Governo, Ministro della Difesa e Istituzioni locali sta raggiungendo lo scopo di costruire una cittadella militare che si aggiungerà alla base Usa di Camp Darby, all'Hub dell'aeroporto milit
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    "No Lorenzo non ci siamo" "Per i concerti ci sono i luoghi attrezzati e gli stadi. Forse vengono ignorati perché costano? Le coste italiane rappresentano un fragilissimo patrimonio pubblico di biodiversità da proteggere, già pesantemente compromesso da speculazioni, dissesti, inquinamento, cementificazioni selvagge, sfruttamento, erosione, cambiamenti climatici. Ma a quale scopo acconsentire ad eventi ad altissimo impatto con migliaia di persone ammassate nei luoghi più incontaminati? È questo il rispetto dell'ambiente che per un paese come il nostro dovrebbe essere la priorità? Le spiagge sono un ambiente delicatissimo con habitat e specie spesso molto sofferenti come il fratino in via di estinzione e la tartaruga comune Caretta Caretta. Non sono di certo spazio adatto a grandi concerti che con il loro impatto comportano danni alla natura talvolta ingenti e permanenti". "Il rischio che le spiagge italiane si trasformino definitivamente in palaspo
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    L’AMBIENTE NEL QUALE MATURO’ L’OMICIDO DI GIANNINO LOSARDO (21 giugno 1980) Di Francesco Cirillo   “Tutta Cetraro sa chi mi ha sparato” disse Losardo sul letto di morte in ospedale, così come lo scritto di Pasolini sul Corriere della Sera, Io so…. ma non ho le prove, un atto di accusa alla democrazia Cristiana del tempo. Tutti sapevano ma nessuno fece niente per evitarlo. Da quel 1980 il prossimo 21 giugno saranno passati 42 anni dall’omicidio Losardo avvenuto a Cetraro. Un omicidio rimasto impunito, senza colpevoli sia degli esecutori che dei mandanti. Un omicidio maturato in un ambiente dominato dalle cosche mafiose ben addentrate sia nei vari comuni della costa tirrenica che nella Procura di Paola. Fu il Ministro Martelli, circa dieci anni dopo l’omicidio, che, inviando il Magistrato Granero a fare un’ispezione in questo tribunale, svelò gli intrecci di vari magistrati con la cosca Muto. Magistrati che vennero in seguito depotenziati o trasferiti ma che rimasero sempre in