Post

Visualizzazione dei post da agosto, 2022
Immagine
  Dino Barra, Via Padova, Nascita di una periferia milanese, 1900-1926, Storie di migranti e sovversivi. Milano, Milieu, 2022, pp. 231, € 15.50.    Uno spaccato antropologico ed urbanistico di una metropoli che potrebbe valere per molte altre realtà del Paese, del mondo occidentale e, forse, attualmente, non solo di quello. Via Padova, da denominazione dell’arteria che da Milano Est porta al Veneto, assurge a qualificazione di un territorio e della sua composizione sociale e civile. Oggi, via Padova si associa nel sentire comune alla presenza di immigrazione, nella fattispecie orientale, che a Milano, come altrove, va ad occupare le aree, adesso, centrali delle città, da dove gli, odierni, autoctoni desiderano invece di fuggire con l’obiettivo, eventualmente, di farsi una villetta nelle campagne o in zone residenziali lontane e tranquille. Via Padova, come un’infinità di altre vie, assurge alle cronache per episodi di criminalità comune e, più in generale, di degrado. Le interpre
Immagine
  Cinquant'anni fa l'assassinio di Mario Lupo: un giovane partigiano degli anni Settanta  Sono passati 50 anni da quella sera del 25 agosto 1972 in cui una squadra di neofascisti aggredì a Parma due compagni, ferendone gravemente uno e colpendo a morte Mario Lupo, militante di Lotta Continua. Quest’omicidio va collocato dentro un contesto generale segnato dalla presenza di robusti movimenti nelle fabbriche, nelle scuole, nel sociale, che reclamano radicali cambiamenti sociali e politici. Questa domanda di trasformazione che si scontra con una forte azione repressiva portata avanti dai diversi corpi del comando capitalista con l’appoggio delle squadre neofasciste del Movimento Sociale Italiano attorno cui ruota una galassia di gruppetti di picchiatori e bombaroli nazifascisti. L’obiettivo di questi ultimi è chiaro: da un lato arginare l’onda lunga del ’68-’69, del “secondo biennio rosso” italiano e spezzare quella ricomposizione politica di classe, dall’altra parte