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Visualizzazione dei post da dicembre, 2022
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    Fermiamo l'apartheid ai danni del popolo palestinese        In questi giorni si è insediato il nuovo Governo di Israele, sostenuto in maniera aperta dalla maggioranza più reazionaria e di destra mai vista prima, comprese le decine e decine di migliaia di coloni che sono illegali e condannate dalla stessa comunità internazionale, anche se condannate a parole senza assumere una posizione veramente di condanna verso l’occupante.      Le ultime elezioni politiche in Israele hanno sancito la vittoria di un eterogeneo fronte di destra, che proseguirà con più determinazione le politiche di guerra contro il popolo palestinese e alcune riforme istituzionali e legislative che limiteranno la democrazia e l'agibilità delle minoranze che vivono in Israele.      All'ordine del giorno la privatizzazione di tutti i media pubblici e riforme istituzionali che rafforzeranno il potere esecutivo e l'estensione delle colonie con espropriazioni dei terreni dove vivono i palestines
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Perù, le proteste si radicalizzano: “che se ne vadano tutti!” 26.12.22 - Olivier Turquet Abbiamo intervistato Raphael Hoetmer, analista politico e membro del Grupo de Trabajo sobre Alternativas al Desarrollo de América Latina y Caribe, sulla complicata situazione in Perù.. Come si presenta oggi la situazione nel Paese e quali sono le prospettive per il futuro? La situazione attuale è una sorta di status quo teso; le proteste nella maggior parte del Paese sono rallentate, soprattutto a causa delle vacanze di Natale e Capodanno, che molte organizzazioni considerano un momento inopportuno per avanzare. Allo stesso tempo, l’alto livello di violenza dello Stato ha avuto il suo impatto: ha generato paura e dolore, oltre che indignazione. In alcuni luoghi, come Andahuaylas, le proteste continuano su scala ridotta, mentre in altri le organizzazioni si preparano a riprendere le azioni nel nuovo anno. In qu
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    Guy Chiappaventi, La Scomparsa del calciatore militante, Una storia di pallone, politica e tradimenti   Milano, Milieu, 2022, pp. 143, € 16.00.Recensione di Silvio Antonini  Nei paesi capitalistici i calciatori professionisti di sinistra hanno fatto e fanno notizia persino oggi. Il calciatore può certo dedicarsi alla beneficienza, ai bambini malati e ai disabili in generale, può finanziare una palestra o una scuola calcio per giovani disagiati ma non può manifestarsi per contestare idealmente e fattivamente, a livello sistemico, l’establishment. Chi lo ha fatto, osannato o criticato ed emarginato, soprattutto da dirigenti o colleghi, che fosse, è destinatario di biografie e di commenti in vita, o postumi. A livello mondiale si pensa subito a Sócrates e, da noi, a Paolo Sollier. E ci si ferma pressoché lì. Quella di Maradona è un po’ una storia a sé. Poi, certo, ci sono quelli che hanno dichiarato esplicitamente le proprie preferenze politiche a fine carriera, magari candidan
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    BANDITI ITALIANI - di MARCO CHIAVISTRELLI - CANZONE DENUNCIA CONTRO GLI ORRENDI LAGER LIBICI E LA COMPLICITA' ITALIANA CON LA GUARDIA COSTIERA LIBICA CHE RIPORTA I MIGRANTI NEI LAGER.  Qui la sua canzone:  https://www.youtube.com/watch?v=93JhQ1f__0w Questa canzone-video condanna con forza atteggiamenti che si son visti da parte del governo italiano di respingimento, selezione, sequestro per giorni e giorni in mare dei migranti, esseri umani già puniti, devastati, torturati nei lager libici, di odio verso le Ong che salvano vite dall'annegamento e dal ritorno terribile nei campi libici. Ma soprattutto condanna il mantenimento, l'armamento, l'addestramento della famigerata Guardia costiera libica che picchia, uccide, sperona i migranti e li riporta, complice e collusa, negli orrendi lager libici, dove centinaia di migliaia di persone subiscono ogni tipo di violenza e tortura inventata dalla cattiveria del genere umano, una delle più efferate è obbligare il figlio