Come si campa con 5\600 euro al mese?

 Come si campa con 500/600 euro pagando fitto, carovita, spese sanitarie, beni di prima necessità? È la prima domanda alla quale un governo locale e nazionale dovrebbero rispondere invece di scaricare sulle classi meno abbienti i costi della crisi.

Il taglio al reddito di cittadinanza e l’introduzione della Mia (Misura di inclusione attiva) ha di fatto dimezzato i percettori tra potenziali lavoratori e famiglie con disabili e minori e non solo nelle regioni del Sud ma anche nel centro e Nord Italia

 

Come richiesto dalle industrie di armi diventa realtà tagliare il welfare per favorire la ricerca a fini militari, è quanto accade con il Governo Meloni.

I programmi per la formazione degli Enti locali sono del tutto inadeguati subendo da tempo tagli di fondi e senza un reale peso del Pubblico sul mercato del lavoro, eppure molti sono stati i fondi destinati ad enti di formazione, agenzie private per il lavoro ed aziende che usano la forza lavoro Just in Time a convenienza.

 

Cambiando la durata del nuovo sostegno ci sarà la divisione in due categorie con quote a scalare: gli occupabili e le famiglie povere non in grado di lavorare, famiglie che da tempo non hanno i minimi requisiti per svolgere una occupazione per ragioni di salute, sociale, culturale, per assenza di reali competenze.

 

Per i primi il tetto massimo di sussidio sarà di 375 euro mentre per le seconde l’importo base sarà di 500 euro.

 

 Le famiglie povere continueranno a ricevere un sussidio, la Misura di inclusione attiva, il cui importo base (per un single) dovrebbe restare di 500 euro al mese, come nel Reddito.

 

Ma ad essere colpiti sono soprattutto i cosiddetti occupabili fermo restando che molti di loro non sono realmente utilizzabili in qualche lavoro, nel loro caso si riduce l'assegno con la classica motivazione che il reddito deve essere legato alla ricerca di una occupazione che nell'attuale mondo del lavoro è assai difficile da trovare specie

La Riforma coinvolge direttamente le agenzie private del lavoro pur sapendo che l'interinale ha finito con precarizzare molti posti di lavoro

 

E poi ci sono le offerte da accogliere ad ogni costo nonostante siano lontane da case per quanti devono ricorrere a mezzi pubblici per spostarsi impiegando ore solo tra casa e lavoro.

 

La questione del reddito è per noi legata alla riforma degli attuali assetti contrattuali, la moderazione e la precarietà occupazionale colpiscono indistintamente chi ha il posto fisso e a tempo indeterminato e quanti lavorano occasionalmente o a tempo determinato per poche ore alla settimana, una perdita del potere di acquisto così vasta da costringere alla miseria tanti lavoratori e lavoratrici.

Redazione pisana di Lotta Continua

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