Le morti sul lavoro pesano come piume?

Per l'Inail in 3 mesi ci sono state 189 morti sul lavoro (+2,2%), e gli infortuni sono aumentati del 50,9%.

Dati impressionanti dei quali si parla ancor poco e meno ancora si fa per porre fine a questa strage di lavoratori e lavoratrici.

In aumento anche le malattie professionali, le patologie di origine professionale, registra sempre l'Inail 14.517 denunce (+6,9%) 

Infortuni e morti colpiscono le donne e la forza lavoro under 40, sono dati pubblici ai quali ciascuno\a ha accesso ma cosa stiamo facendo per porre fine a questa strage impunita?

Poco o nulla, intanto si pensava che con l'assunzione di ispettori e addetti alla sicurezza avremmo almeno in parte risolto il problema dimenticando che infortuni, morti e malattie professionali sono il prodotto di un modello organizzativo e gestionale dove la sicurezza è spesso un optional. Aumentando ritmi e sfruttamento, accrescendo appalti e subappalti si creano le condizioni oggettive di debolezza della forza lavoro, la ricattabilità della stessa e così cresce l'insicurezza.

Sono argomenti dirimenti per l'azione sindacale, non bastano proclami e pseudo controlli, sarebbe un segnale di cambiamento introdurre il reato di omicidio sul posto di lavoro ma serve soprattutto fare i conti con la debolezza contrattuale della forza lavoro, il potere irrisorio dei Rappresentanti lavoratori per la sicurezza e un potere datoriale che permette il perpetrarsi di varie forme di sfruttamento e di ricattabilità

Basta con appalti e subappalti, basta con le lacrime di coccodrillo!

Da: https://delegati-lavoratori-indipendenti-pisa.blogspot.com

A cura della Redazione pisana di Lotta Continua

 

 

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