Non dite di farlo per i poveri: a proposito del limite massimo del contante fino a 10 mila euro

Metteremo mano al tetto, che penalizza i più poveri e rischia di non favorire la nostra competitività

Queste sono le dichiarazioni del Governo che annuncia di volere portare, con la Manovra di Bilancio di fine anno, a 10 mila euro il tetto del contanti.

L'argomento utilizzato dalla Meloni, era già stato assunto dal centro sinistra che asseriva la necessità di innalzare il tetto di spesa con il contante per favorire i poveri che non avrebbero conti in banca. Ci sembra evidente che sia un argomento assai debole, del resto gli istituti di credito fanno a gara a proporre l'apertura di conti con costi sempre più bassi. Per loro il vero guadagno si ottiene con i tassi di interesse che ora sono in continua crescita e lo saranno ulteriormente nei prossimi mesi. 

Innalzare il tetto dei contanti potrebbe essere non solo di aiuto all'evasione fiscale. ma non rappresenta al contempo una tutela delle classi più deboli per le quali avrebbe ben altro significato la riduzione delle tariffe, l'aumento dei salari e delle pensioni, un tetto ai costi per gli affitti. 

Bankitalia, solo un anno fa, parlava della necessità di restringere l'uso del contante come misura di contrasto alla evasione fiscale. Innalzare il tetto al contante non sarebbe un aiuto reale alla ripresa dei consumi, oggi chiunque paga con il bancomat anche per  cifre irrisorie. Non sarà allora ben altro l'obiettivo di innalzare il tetto ossia  rimettere in circolo una economia sommersa? Ma a quel punto non incentiveremmo l'evasione fiscale? Nell'anno 2008 il tetto era di 12.500 euro, solo due anni fa 2.000, il limite di 10 mila euro è applicato solo in due paesi come Malta e Repubblica Ceca superati dalla Croazia (15 mila euro).

Se proprio si vogliono adottare politiche di contrasto alla povertà facciamo pagare le tasse a chi non le paga e in maniera proporzionale, accrescendo le aliquote ai redditi elevati, creando dei lavoratori socialmente utili per la salvaguardia dei beni comuni non inferiori a 1000 euro netti al mese. 

Non ricorriamo alla retorica della lotta alla povertà, serve un sistema fiscale con tante aliquote quante ne esistevano 40 anni fa, le aliquote sono invece state ridotte creando disuguaglianze di reddito e nuove povertà.

A cura della Redazione pisana di Lotta Continua

Da: https://delegati-lavoratori-indipendenti-pisa.blogspot.com 

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